Una figura – una speedmodel – passa da un profilo all’altro, da un corpo all’altro annullandone la distanza ma cercando continuamente, in alcuni momenti di lucidità, una via d’uscita.
GRNDR_Date no one indaga il fenomeno delle dating app per incontri. Il legame quotidiano e costante con questi strumenti è analizzato dagli studi antropologici come dipendenza vera e propria. L’uso delle sex-date app ha delle conseguenze sul nostro modo di vedere l’altro, il suo corpo e la sua presenza, conseguenze che si intrecciano con le nuove dinamiche di relazione umana e sociale.
La pièce è caratterizzata da pose e mutazioni, in cui il corpo si trasforma mostrando il pezzo più appetibile: attraverso lo schermo si chiude la comunicazione verso l’esterno: solitudine, pulsione sessuale, alienazione o semplice interazione con gli altri sono gli elementi che spingono un individuo a chiudersi in questo recinto relazionale, il cui parametro fondamentale per cui si intraprende una conoscenza è la distanza con il profilo più vicino.
Un individuo può essere un corpo senza volto: accade quando l’identità non è un parametro di incontro, quando è più rilevante il dettaglio del corpo accattivante, quando tutto ciò che si può volere per edulcorare il senso di solitudine è a pochi passi di distanza. Si slitta da un profilo all’altro, si mettono in evidenza porzioni di corpo e brandelli di carne.