Questo duo nasce da un esperimento: tentare di raccontare solo con il corpo l’inizio della relazione.
Che tipo di esperienza intraprendiamo quando conosciamo qualcuno? L’altra persona è il nostro sostegno, è ciò che ci tiene in piedi ma è un sostengo instabile. Nei momenti di debolezza, questo rapporto ci porta in alto e serve da contrappeso alle nostre mancanze.
Dal momento in cui esploriamo una zona sconosciuta dell’altro, mettiamo in gioco i nostri sensi e giriamo intorno a quella che si rivela come la dimensione umana di qualcun altro, di cui entriamo a far parte in poco tempo. Un cerchio in cui si deve entrare con circospezione, senza invasività.
Un rapporto non può rimanere circoscritto nel semplice sostegno dell’altro, ma diventa dinamico, estremamente fisico con dei momenti di energia e dei momenti di delicatezza, esattamente come una danza. Il duo si conclude con un vortice di prese e di contatti che non preludono a un sostegno, ma all’inizio di una dinamica reciproca e condivisa.